Quali nuovi incentivi la Provincia di Trento mette a disposizione nel 2025 alle aziende che vogliono installare una pompa di calore o un impianto fotovoltaico? Esploriamo insieme in anteprima "Crescita Trentino", la nuova misura in procedura automatica attiva da febbraio 2025.
La Legge provinciale 6/2023 e la nuova incentivazione Crescita Trentino
Con la delibera 2013 del 6 dicembre 2024, la Provincia di Trento ha annunciato i nuovi criteri degli incentivi alle imprese trentine previsti dalla Legge Provinciale 6/2023, nata per sostenere e sviluppare il sistema economico trentino.
Sul fronte dell'efficientamento energetico e della transizione green, sono state introdotte delle novità interessanti soprattutto per le domande esaminate con procedura automatica (ora Crescita Trentino), che riguardano gli investimenti fino ai 300.000 euro.
Il programma Crescita Trentino prevede la possibilità di inviare, una sola volta all’anno, un’unica domanda per una pluralità di agevolazioni in aree diverse. La domanda viene valutata secondo l'ordine cronologico di presentazione; vengono verificate solo la completezza e ammissibilità della documentazione e delle spese sostenute, non la validità del progetto.
L’aiuto è concesso in regime de minimis, come contributo in conto capitale.
Le linee di intervento di Crescita Trentino
Gli ambiti di agevolazione previsti sono:
investimenti fissi in attivi materiali o immateriali e veicoli aziendali
investimenti aziendali per la transizione energetica, la tutela dell’ambiente, l’economia circolare e l’efficienza energetica
assicurazione dei rischi su crediti commerciali
internazionalizzazione del sistema economico provinciale
progetti di ricerca industriale, sviluppo sperimentale e studi di fattibilità
Gli incentivi provinciali alle imprese trentine per l'installazione di una pompa di calore e di un impianto fotovoltaico
In quest'articolo ci soffermeremo solo sulle due linee d'intervento che includono l’installazione di una pompa di calore e/o di un impianto fotovoltaico: la prima (Aiuti per investimenti fissi in attivi materiali o immateriali) e la seconda (Aiuti per investimenti aziendali per la transizione energetica, la tutela dell'ambiente, l'economia circolare e l'efficienza energetica).

Qual è la differenza tra le due linee di intervento? Le percentuali di incentivazione sono molto diverse, ma lo sono anche i limiti minimi e massimi di spesa, e i requisiti tecnici richiesti.

La seconda sezione è la più conveniente in termini percentuali, e/o se la spesa sostenuta non raggiunge almeno 20.000 euro. La prima sezione va però valutata nel caso la spesa superi i massimali di 100.000 euro per le pompe di calore o di 200.000 euro per il fotovoltaico.
Da segnalare inoltre che la seconda sezione, rispetto alla prima, richiede in aggiunta un’attestazione di un tecnico in merito ad alcuni dati, certificazioni e caratteristiche tecniche dell’impianto (nota: Energy Renovation Studio include l’attestazione nel costo dell’impianto, e installiamo solo materiale che dispone di tutte le certificazioni e i requisiti tecnici).
Il contributo al 40% per le pompe di calore aziendali
Esaminiamo ora il contributo al 40% offerto dalla seconda sezione per l'installazione di una pompa di calore in sostituzione a una caldaia esistente.
Le spese ammesse comprendono:
La fornitura e l'installazione della/e pompa/e di calore
La fornitura e l'installazione del serbatoio di accumulo termico
Eventuali sonde geotermiche
Le spese tecniche nel limite del 8% del totale delle spese ammissibili relative alle precedenti tre macrovoci
I limiti tecnici di spesa per la pompa di calore
Sebbene il limite totale delle spese ammesse per l'installazione di una pompa di calore sia pari a 100.000 euro, ci sono ulteriori limitazione tecniche di spesa. Per ogni pompa di calore installata la spesa massima ammessa a contributo, spese tecniche incluse, è di:
pompa di calore: € 10.000,00 + 110,00 €/kW x potenza nominale
serbatoio di accumulo: 2,50 €/litro x accumulo termico
eventuale sonda geotermica: 60,00 €/m x profondità perforazione
I requisiti tecnici per la pompa di calore
Un punto fondamentale, da valutare già in fase di progettazione dell'impianto: non si può installare una qualsiasi pompa di calore. Affinché l'intervento sia ammesso a contributo la pompa di calore installata deve garantire un buon livello di prestazione, superiore ai minimi già stabiliti dal GSE per il Conto Termico (Tabella 3). Per le pompe di calore elettriche aria/acqua, il COP deve essere superiore a 4,1 se la potenza della pompa è meno di 35 kW, e superiore a 3,8 per taglie più grandi.

Il contributo al 40% per il fotovoltaico aziendale
Grande novità del 2025, il fotovoltaico è stato inserito tra gli interventi ammessi a contributo in procedura automatica, a parziale continuazione dell'ormai concluso avviso FESR 2-2022. Vengono agevolate al 40% le spese sostenute per:
La fornitura e l'installazione dell’impianto fotovoltaico
La fornitura e l'installazione del sistema di accumulo
Le spese tecniche nel limite del 8% del totale delle spese ammissibili relative alle precedenti due macrovoci
I limiti tecnici di spesa per il fotovoltaico
Anche in questo caso, si applicano dei limiti massimi di spesa ammessa per singolo sistema fotovoltaico:
Per l'impianto, se la potenza di picco è inferiore a 15 kW: 1.500,00 €/kW
Per l'impianto, se la potenza di picco è superiore a 15 kW: 9.000,00 € + 900 €/kW x la potenza picco
Per il sistema di accumulo: 800 €/kWh, comunque nel limite del 30% della spesa ammissibile per la fornitura e installazione dell’impianto fotovoltaico.
I requisiti tecnici per il fotovoltaico
Per accedere alla seconda sezione della misura Crescita Trentino, oltre alle normative provinciali standard, l'installazione dell'impianto fotovoltaico deve rispettare i seguenti requisiti tecnici:
Deve avvenire su coperture oppure su facciate e/o pertinenze del fabbricato (tettoie, strutture portanti o pensiline ad ombreggiamento delle zone destinate a parcheggi). Non è ammessa a contributo l'installazione di un fotovoltaico a terra.
L’energia prodotta deve essere autoconsumata in sito, fatta salva la possibilità di cessione alla rete e alle comunità energetiche rinnovabili.

Modalità e tempistiche di presentazione della domanda di incentivo Crescita Trentino
Chi può beneficiare degli incentivi della Provincia di Trento in procedura automatica
La misura è rivolta alle imprese di qualsiasi dimensione che hanno un'unità operativa attiva sul territorio provinciale trentino e regolarmente registrata presso il Registro delle imprese. Sono ammesse la maggior parte delle attività; la principale categoria di esclusione sono le imprese agricole. Nell'Allegato 1 delle disposizioni generali della Legge 6/2023 sono elencati i codici ATECO ammissibili (pp. 31-33).
Cosa serve per presentare la richiesta di contributo Crescita Trentino
Oltre alla rendicontazione, qualunque sia la sezione prescelta, va presentata l'attestazione di verifica delle spese di un professionista iscritto all’Albo professionale dei dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, dei Revisori Legali, all’ordine dei Consulenti del Lavoro, o di un C.A.T. - H.U.B. - società di Servizi controllate da un’Associazione di Categoria che accerta:
il rispetto delle modalità di pagamento delle spese sostenute
il rispetto delle condizioni dell’unità operativa a cui si riferisce l’iniziativa
il rispetto dei termini stabiliti per l’avvio e completamento dell’iniziativa
il rispetto della tipologia di spesa ammissibile
la conformità alle disposizioni riguardanti la tracciabilità (CUP)
Per la seconda sezione (come abbiamo visto) è richiesta anche un'attestazione di un tecnico iscritto a un albo che accerti le specifiche tecniche e la conformità dell’intervento ai criteri di ammissione a contributo.
Tempistiche per la richiesta in procedura automatica
La domanda per l’Aiuto annuale Crescita Trentino andrà presentata tramite un’apposita piattaforma informatica non ancora disponibile. La data di apertura delle domande verrà finalizzata prossimamente, ma nel frattempo sappiamo che gli interventi incentivati dovranno essere stati realizzati:
Per la prima sezione nei 18 mesi precedenti all’invio della domanda
Per la seconda sezione nei 30 mesi precedenti all’invio della domanda
La misura è quindi “retroattiva”: si può effettuare l’intervento e presentare la richiesta entro il 31 dicembre, non appena sarà disponibile la piattaforma online.
Dopo la presentazione, la richiesta verrà gestita dall’APIAE (Agenzia provinciale per l’incentivazione alle attività economiche), che la esaminerà entro 60 giorni dalla data di ricevimento, e se conforme alle disposizioni erogherà poi il contributo.
Per concludere: valutare tutte le opzioni per massimizzare il ritorno dell'investimento
Abbiamo cercato di offrire una panoramica dei nuovi incentivi provinciali a cui possono accedere le imprese trentine per l'installazione di un impianto fotovoltaico e/o una pompa di calore. Non si tratta di un quadro esaustivo: a seconda del tipo di intervento e dell'impresa interessata, potrebbe essere più conveniente valutare altre misure anche a livello nazionale, come (ad esempio) il Piano Transizione 5.0 o il contributo a fondo perduto del 40% per gli impianti rientranti in una Comunità Energetica Rinnovabile o in un gruppo di autoconsumo (nei Comuni sotto i 5000 abitanti).
È sempre importante valutare tutte le opportunità di incentivazione e come potrebbero integrarsi, per assicurarsi un ritorno dell'investimento ancora maggiore rispetto al solo risparmio energetico. Vuoi investire in un impianto fotovoltaico e sostituire una vecchia caldaia con una pompa di calore? Scrivi a info@energyrstudio.com e valuteremo insieme tutti gli incentivi disponibili per la tua azienda.
Trovi maggiori informazioni sull'aiuto annuale Crescita Trentino L.P. 6/2023 sul sito della Provincia Autonoma di Trento.