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Come prepararsi a una richiesta di incentivi per il fotovoltaico nel 2025

  • Immagine del redattore: Il team di Energy Renovation Studio
    Il team di Energy Renovation Studio
  • 6 giu
  • Tempo di lettura: 5 min

Incontriamo spesso PMI che desiderano installare un impianto fotovoltaico nella propria sede e vorrebbero sfruttare qualche bando locale o nazionale per abbattere i costi iniziali, ma non hanno idea di quali incentivi siano disponibili nel 2025, né come fare domanda. Per questo, siamo noi stessi a dare supporto nelle pratiche di contributo, in primis segnalando le agevolazioni attive e poi presentando la richiesta per conto dell'azienda. In questo articolo, vogliamo però offrire una panoramica generale degli aspetti da considerare se si desidera co-finanziare un impianto fotovoltaico aziendale con incentivi, bandi o contributi nel 2025, così da arrivare all'apertura dello sportello più preparati.


Progettazione di un impianto fotovoltaico aziendale

Come stanno cambiando le richieste di incentivi per il fotovoltaico nel 2025


Il panorama degli incentivi per il fotovoltaico si sta evolvendo rapidamente, grazie anche alle nuove politiche energetiche e agli obiettivi di sostenibilità europea e nazionale. Le richieste di incentivi sono diventate più strutturate e selettive, puntando a valorizzare progetti che rispettano specifici requisiti di efficienza, innovazione e sostenibilità, non solo ambientale. L’attenzione si è spostata su bandi più mirati, con priorità per impianti che integrano sistemi di accumulo, tecnologie di smart grid e soluzioni di efficienza energetica.


Le aziende devono essere pronte a rispondere a procedure più articolate rispetto agli anni passati, con criteri di valutazione più rigorosi e procedure digitalizzate che richiedono una preparazione accurata.


Da dove partire per prepararsi a una richiesta di contributo


Partiamo da alcune informazioni di base, che richiediamo in genere per valutare se sarà possibile accedere alla misura di agevolazione e quali documenti andranno poi prodotti per presentare la domanda.


  • L'impresa che richiede il contributo è impresa autonoma o associata/collegata?

    Se si tratta di impresa associata/collegata, bisognerà prepararsi a fornire informazioni e documenti anche sulle altre imprese, oltre a quella richiedente.


  • L'edificio o la pertinenza dell'edificio su cui si desidera installare l'impianto, è destinato all'attività dell'impresa?

    Il sito di installazione deve essere di solito direttamente ricollegabile all'attività dell'impresa, e debitamente registrato alla Camera di Commercio.


  • L'edificio è nella piena disponibilità dell'impresa?

    L’edificio deve essere nella piena disponibilità dell’impresa per almeno 3, 5 o 10 anni dopo la presentazione della richiesta di contributo oppure dopo l’ultimazione dell’installazione (a seconda del bando). In genere vengono ammessi vari titoli di utilizzo oltre alla proprietà (es. locazione, comodato, leasing, usufrutto) ma alcuni bandi potrebbero essere più restrittivi. 


  • Il contatore (POD) dei consumi elettrici è a nome dell’impresa?

    Deve esserci corrispondenza tra l’intestatario delle fatture dell’elettricità e l’impresa che richiede il contributo.


Guida al fotovoltaico aziendale: tutto quello che devi sapere prima di installare un fotovoltaico in aziendal

I documenti (quasi) sempre necessari per accedere a contributi aziendali per l'energia rinnovabile


Alcuni documenti sono fondamentali e andrebbero tenuti sempre aggiornati e facilmente accessibili, tra cui:


  • Visura camerale e documento di identità del rappresentante legale e del titolare effettivo.


  • Visura catastale dell'edificio oggetto d'intervento: per gli edifici di proprietà, recuperabile gratuitamente dal sito dell'Agenzia delle Entrate, accedendo con SPID.


  • Planimetria dell'edificio oggetto d'intervento: come sopra.


  • Documenti che attestino la proprietà o altro diritto di utilizzo dell'edificio oggetto d'intervento: in alcuni potrebbe essere richiesta anche data, numero e ufficio di registrazione dell'atto.


  • Bollette con i consumi elettrici dell'ultimo anno: alcuni bandi potrebbero nello specifico i consumi energetici dell'ultimo anno solare (da gennaio a dicembre), oppure il valore annuale con i maggior consumi tra gli ultimi 3 o 5 anni.


Avere questi documenti pronti velocizza l’intero processo di richiesta e verifica.


Altri documenti che potrebbero servire per la richiesta di contributo


Oltre ai documenti di base, potrebbero dover essere allegati a una domanda di contributo per l'installazione di un impianto fotovoltaico con eventuale accumulo:


  • Fatture di acquisto o bollette che rappresentino i consumi di combustibile (gas naturale, gasolio, pellet ecc.): possono essere richieste qualora il bando prevede che l'impianto fotovoltaico sia dimensionato in linea con il fabbisogno energetico dell'azienda. Per non limitare eccessivamente le potenzialità di installazione e permettere in futuro di elettrificare gli altri consumi, a volte viene esplicitamente incluso nel fabbisogno energetico anche quello di altre fonti di energia.


  • Bilancio depositato per l'ultimo o gli ultimi esercizi: a seconda della dimensione dell'impresa (calcolata con fatturato, bilancio e ULA) può cambiare non solo la possibilità di accesso alla misura, ma anche la percentuale di incentivazione. Ovviamente, nella maggior parte dei casi le piccole imprese possono avvalersi di una percentuale di incentivazione maggiore.


  • Certificazione o diagnosi energetica ante operam, per permettere di avere un quadro più preciso dell'impatto sul profilo energetico dell'azienda dell'installazione di un fotovoltaico, e del relativo dimensionamento. In alcuni casi la diagnosi può essere richiesta dopo l'ammissione, così da permettere di far rientrare il costo a contributo (come questo).


  • Eventuali certificazioni che attestino la virtuosità dell'azienda dal lato ambientale, legale o sociale: non è in genere un requisito necessario, ma può garantire qualche punto in più (per le domande in procedura valutativa) disporre di certificazioni ambientali come ad esempio ISO 14001, ISO50001, EMAS, ECOLABEL EU o certificazioni dell’impronta ambientale, oppure di una certificazione sulla parità di genere o di rating di legalità.


  • Preventivi e offerte dettagliate di fornitori e installatori: alcuni bandi possono richiedere di presentare preventivi di più aziende, per poi ammettere a contributo solo la spesa inferiore (come questo). In altri casi, invece, il preventivo può essere un documento aggiuntivo ma non compromette l'ammissibilità delle spese, determinate a priori.


Avere già sottomano almeno parte di questi documenti può velocizzare notevolmente l'elaborazione della richiesta di contributo, e aumentare le proprie chance di essere ammessi.


Guida al fotovoltaico aziendale: tutto quello che devi sapere per investire in un impianto fotovoltaico per la tua impresa

La documentazione tecnica che prepara Energy Renovation Studio


Oltre a preparare la domanda di richiesta di contributo, Energy Renovation Studio si occupa di tutta la documentazione a supporto della domanda, assicurandosi di fornire, nella forma specifica prevista dal bando:


  • Una descrizione dettagliata dell’impianto fotovoltaico che includa consumi attuali e produzione prevista, potenza, tecnologia utilizzata, ubicazione, caratteristiche tecniche dei componenti.


  • Dossier fotografico ante operam, che possa illustrare lo stato di fatto prima del progetto, così come la strumentalità dell'edificio per l'attività dell'impresa.


  • Il progetto specifico dell'impianto, con schema unifilare, rendering del posizionamento e planimetrie.


  • Uno studio di fattibilità con piano di investimento e tempistiche di realizzazione, che includa l'analisi di costi e benefici, il ritorno dell’investimento e il cronoprogramma del progetto.


  • Le informazioni sulla conformità normativa, ovvero i titoli o comunicazioni richiesti per effettuare l'investimento, ed eventuali autorizzazioni richieste da altri enti, nonché le certificazioni tecniche sui componenti utilizzati.


Ti supportiamo inoltre in tutti gli altri step per ottenere la liquidazione del contributo, da una fatturazione corretta alla comunicazione dell'avvio dei lavori e alla rendicontazione finale. Effettuando noi stessi l'installazione possiamo garantire di considerare e rispettare i requisiti dell'intervento, così da non rischiare di perdere il contributo per qualche dettaglio tecnico.


Conclusioni: cosa puoi fare già da ora


In conclusione, prepararsi adeguatamente per accedere agli incentivi per il fotovoltaico nel 2025 è un passo fondamentale per le aziende che vogliono sfruttare al massimo queste opportunità. Con un panorama in continua evoluzione, è essenziale raccogliere tutte le informazioni e i documenti necessari in anticipo. Investire in una corretta pianificazione e organizzazione significa non solo aumentare le possibilità di successo nella richiesta di contributi, ma anche ottimizzare l’intero percorso di sviluppo del proprio impianto fotovoltaico. Così, l’azienda potrà puntare su un futuro più sostenibile, efficiente e competitivo.


Contattaci subito al numero 338 226 8671 o scrivici a info@energyrstudio.com per conoscere come possiamo aiutarti a investire nell'energia rinnovabile per la tua azienda.

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